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Il Primavera Sound 2020 disegnato da Eliana Albertini – Pavement #1

Il Primavera Sound compie 20 anni e TINALS ha deciso di celebrarli con le illustrazioni di Eliana Albertini. I suoi disegni faranno da corredo grafico ai nostri articoli sul festival spagnolo che pubblicheremo da oggi fino a giugno 2020, quando a Barcellona oltrepasseremo insieme il celebre ingresso del Primavera Sound.

4 giorni che verranno poi raccontati in un report a fumetti.

di Andrea Provinciali 
illustrazioni di Eliana Albertini

Ed è proprio il fotografatissimo ingresso del Primavera Sound, con quella scritta caracollante e sinusoidale – sotto la quale il primo selfie è di rito per tutti -, a essere protagonista della prima illustrazione di Eliana Albertini.

Un’edizione importante questa del 2020, perché il festival spagnolo compirà 20 anni tondi tondi. È vero, ci sentiamo tutti più vecchi, ma anche parecchio fortunati per aver avuto la possibilità di aver oltrepassato quell’ingresso per svariate edizioni e aver visto crescere (qualitativamente e quantitativamente) il Primavera Sound sempre di più. Impossibile elencare tutte le band e gli artisti ammirati su quei palchi che ogni anno crescevano di numero dando vita quasi a una città musicale a sé stante dentro Barcellona.

Andare al Primavera Sound significa prepararsi a macinare chilometri ogni giorno per passare da uno stage all’altro, tenendo d’occhio la timeline (sempre puntualissima) con la speranza che i concerti che più interessano non si accavallino.
Quest’anno saranno ben 211 artisti di 35 diverse nazionalità a comporre una lineup eterogenea in tutto e per tutto. Basta guardare il cartellone per rendersi conto che non c’è genere musicale che non sia presente… c’è il passato, il presente e quello che verrà. Inoltre, è bene ricordare, dallo scorso anno il festival catalano – con lo slogan “The New Normal” – mette in piedi una lineup basata sulla parità di genere. Insomma, il Primavera Sound non è solo un festival di musica, ma uno dei più grandi motori culturali situato nel cuore dell’Europa che in 4 giorni riesce a riunire oltre duecentomila persone provenienti da tutto il mondo.

Ogni edizione del Festival si chiude con l’annuncio della prima band confermata per quella successiva. Lo scorso anno fu il nome dei Pavement a circolare sugli schermi di tutti i palchi e molti dei cuori presenti hanno palpitato all’unisono. La band californiana al Primavera Sound ha un solo precedente: nel 2010 (io c’ero) hanno calcato il palco principale facendo ondeggiare una folla infinita e innamorata con il loro sghembo indierock che crea dipendenza, tra distorsioni e melodie pop da mandare a memoria. L’unica neo di quell’esibizione fu la poca complicità umana tra Stephen Malkmus e gli altri membri della band… La loro reunion aveva fatto sperare i fan in una pace ritrovata, ma l’impressione che alcuni loro dissapori – legati alla loro rottura avvenuta nel 1999 – non fossero ancora risolti fu quanto mai concreta. Può essere che questi ulteriori 10 anni siano serviti, se non ad appianare i contrasti, almeno a metterci una pietra sopra, proprio come canta scanzonato Malkmus in Cut Your Hair: “I remember lying / I don’t remember lies / I don’t remember what / But I don’t care / I care / I really don’t care / Did you see the drummer’s hair? Uh Uh Uh Uh Uh Uh…”.

Indubbiamente quello dei Pavement sarà uno dei live più attesi. Non solo per la loro importanza nella storia della musica ma anche perché le loro canzoni è some se non avessero subito il trascorrere del tempo: in una qualunque playlist “indie rock” di una qualsiasi piattaforma di streaming musicale ci sarà sempre almeno un loro brano. Come fossero ancora oggi attuali e in qualche modo riuscissero a cantare il presente.
La loro carriera discografica si è sviluppata in 5 album, dal 1992 al 1999, ovvero tutti gli anni Novanta, segnandone indelebilmente l’immaginario estetico-musicale per sempre.

Lo stesso giorno dei Pavement – il primo, quello che apre il Primavera Sound – suoneranno altri artisti e band importantissimi come Bill Callahan, National, Dinosaur Jr, Yo La Tengo, Kim Gordon, Einstürzende Neubauten, Cigarettes After Sex, Kurt Vile… solo per citare quelli più vicini musicalmente alla band di Slanted And Enchanted. Ma ci sono anche Massive Attack, Dj Shadow, Young Thug, King Princess, Sampa The Great, Napalm Death, Black Midi, Les Savy Fav, Black Lips e la rivelazione Girl In Red. Su questi e altri nomi ci torneremo presto con i prossimi appuntamenti del Primavera Sound disegnato da Eliana Albertini.

Chi è Eliana Albertini

Sono nata ad Adria (RO) nel 1992 e sono cresciuta in un piccolo paesino nel Delta del Po. Nel 2012 mi sono trasferita a Bologna per frequentare il corso di fumetto e illustrazione all’Accademia di Belle Arti. Realizzo autoproduzioni dall’età di 5 anni ma solo nel 2014 sono diventata una delle fondatrici di “Blanca”, collettivo che ha realizzato volumi di fumetto e illustrazione per bambini (e non solo). Nel 2015 sono stata selezionata alla mostra degli illustratori alla Children Book Fair di Bologna e nel 2017 è uscito il mio primo libro a fumetti edito da Beccogiallo, “Luigi Meneghello, apprendista italiano”. Nel 2019 è uscito il suo secondo romanzo a fumetti “Malibù” (Beccogiallo).
Per TINALS ha pubblicato il graphic remake (This Is Not) Do The Right Thing e ha partecipato alle vhs antologiche (This Is Not) Bim Bum Bam e (This Is Not) Chloë Sevigny

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