Descrizione
Ancora tu (4’ 43’’)
Lucio Battisti – 1976
Un dialogo che per assenza della seconda voce diventa un monologo (“E come stai? Domanda inutile / Stai come me e ci scappa da ridere”), su un beat che si rivelò sorprendentemente riempi-piste, tra bassi in bella evidenza, contrappunti di tastiera, una chitarra accattivante. Nel 1976 la discomusic sta dilagando dagli Stati Uniti fino all’Europa, e Lucio Battisti, che al ritmo aveva sempre affidato un ruolo di primo piano, sforna uno dei suoi successi commerciali più grandi. E del resto che la chiave musicale di Ancora tu fosse la sezione ritmica si poteva intuire già dal titolo dell’album che la contiene, Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera. Che l’amore sia stato il tema prediletto del duo Battisti/Mogol è cosa difficile da smentire. Nell’affrontarlo, però, s’intravedono almeno due filoni: uno più disperato/romantico (Emozioni, Non è Francesca) e un altro più per così dire ironico/scanzonato (Dio mio no, Se la mia pelle vuoi). Ancora tu, con quell’insistere al limite del comico sul “Lasciarti non è possibile”, con i suoi protagonisti quasi parodistici (“che bella sei, sembri più giovane / O forse sei solo più simpatica”), appartiene decisamente al secondo. Perfetto per ballare senza troppi pensieri.
Cristina Portolano
Cristina Portolano, nata a Napoli nel 1986, ha studiato fumetto e illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Bologna e a l’EnSAD di Parigi. Ha vinto il premio Napoli MONITOR per la sezione reportage disegnato e il premio Carlo Boscarato come Autore rivelazione al Treviso Comics book festival 2014.
Ha pubblicato disegni e storie a fumetti per Teiera, Delebile, Lo Straniero, Internazionale, Illywords, MamiVerlag, Hamelin. Collabora come illustratrice con associazioni e agenzie di comunicazione.
