Descrizione
Hope (2’ 00’’)
Descendents – 1982
“So now you want perfection / I see your self destruction”: così cantano, all’ultima strofa – e senza un filo d’ironia, sembrerebbe – i Descendents di Tony Lombardo, Frank Navetta, Bill Stevenson e Milo Aukerman, questi ultimi ancora nel gruppo – rispettivamente batteria e voce. All’inizio degli anni 80 la scena punk hardcore californiana è in ebollizione; è tutto un fiorire di etichette e gruppi da un paio di anni di carriera o destinati a fare la storia del genere, e sempre con sfumature diverse: si veda alla voce Black Flag, Dead Kennedys, Bad Religion. E quindi, i Descendents: attivi dal 1978, nel 1982 arriva Milo Goes To College, sorta di concept ispirato da Auckerman (in copertina campeggia una sua caricatura); il disco che contiene Hope, uno dei loro pezzi migliori. L’album è composto da 15 canzoni per poco più di 22 minuti complessivi, per intenderci neanche il lato A di Atom Heart Mother o giù di lì. In Hope, i Descendents condensano al meglio il loro sound, privilegiando l’aspetto melodico ma senza perdere di vista l’urgenza del punk. A questo proposito, l’incipit della canzone è fulminante e diretto: “Why can’t you see / You torture me”. Decine di band hanno preso appunti.
Kime
Kime o Madkime (si legge Chime però mi raccomando…), è di Grosseto, ma cerca di non passarci troppo tempo e di spostarsi il più possibile. Cerca di sviluppare uno stile di comunicazione personale, che è andato sempre di più ad abbracciare l’illustrazione. L’influenza del lavoro da grafico è molto forte, nella continua sintesi di forme e colori verso l’essenziale. Non incline alle forme d’arte più tradizionali, crea soggetti ironici dai tratti vivaci e sintetizzati con colori privi di sfumature,che realizza su ogni tipo di supporto, e con varie tecniche.
www.madkime.altervista.org