Descrizione
Solo un grande sasso (I & II) – 11:58 (5:28 part I + 6:30 part II)
Verdena – 2002
Tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio i Verdena si ritrovano a dover ragionare sulla direzione da prendere. Il loro primo disco omonimo ha conquistato grazie a canzoni di riff brucianti e testi urgenti e affilati come schegge; le promesse sono dolci ma c’è da non sbagliare strada. Una volta tanto, quella dei fratelli Alberto e Luca Ferrari con Roberta Sammarelli è una storia a lieto fine, perché negli anni seguenti i Verdena dimostreranno di aver imbroccato la scelta giusta. Il seguito di “Verdena” è “Solo un grande sasso”, prodotto da Manuel Agnelli, e nel 2002 segue a ruota l’EP “Miami Safari”, in cui viene inclusa la canzone Solo un grande sasso, divisa in due parti, psichedelica e urticante come nei loro pezzi migliori. I Verdena amano scrivere le parole alla loro musica a partire dai suoni, dalla composizione. In questo modo, il connubio tra parole e musica è spesso assai felice e così accade in Solo un grande sasso. Lividi sulla pelle, lividi che sanno essere piacevoli sulla pelle di lei – che nuda sembra ancora più dea, brillante nell’oscurità. Riconoscersi o no (“Ma tu non sei più vera”) a partire dai fremiti e dai segni rilasciati da corpi sfiniti, mentre la traiettoria disegnata dal suono si fa avvolgente, e si prende in carico di comunicare tutto quello che a parole proprio non si può esprimere.
LUCILLA TUBARO – LUCILLA CONDUEELLE Nata a Roma negli eclettici anni Ottanta, disegno da quando ne ho memoria. Mi considero un punto d’incontro tra due estremi e il blu è il mio colore preferito. Ho frequentato la Scuola Internazionale di Comics a Roma e il Master Ars in Fabula per l’illustrazione editoriale a Macerata. Nel 2016 ho vinto il terzo premio ILLUSTRA [ GOETHE INSTITUT+LOOK ] con tre illustrazioni sui RACCONTI NOTTURNI di U. Hub. Vivo e lavoro come freelance a Bracciano, in una casa che si affaccia sul lago.