Descrizione
Modern Love (3’ 56’’)
David Bowie – 1983
È il tredici luglio 1985 e a Londra sta tramontando. Allo stadio di Wembley sale sul palco David Bowie; una folla di gente è radunata per il Live Aid. Poco prima i Queen hanno incendiato la platea, e il pubblico è caldissimo. Il set di Bowie comprende quattro canzoni. Tra una trascinante Rebel Rebel e prima di quel sogno rock che è Heroes, David – incravattato e con ciuffo sulla fronte – scatena se stesso, la band che lo accompagna e i fortunati di Wembley con Modern Love, apparsa sull’album Let’s Dance due anni prima. È una canzone con un ritmo da rock anni Sessanta (Bowie disse che Little Richard era tra gli ispiratori del pezzo) e di quelle che, come si suol dire, fanno muovere il culo, ti fanno ballare. Il tema è l’amore nella sua vastità spirituale e carnale: nella ricerca di se stesso, il Duca bianco passa in rassegna l’amore verso le donne e gli uomini, ma si sofferma specialmente sul rapporto con Dio, con un Dio da ricercare nel conforto della religione ma che alla fine – almeno, così sembra suggerire la canzone – sfugge anch’egli alla rappresentazione più alta dell’amore moderno che Bowie sta cercando. “Puts my trust in God and Man (God and Man)”. Il succo della canzone, più che nel ritornello, forse è nel bridge: è quando David canta “But I try / I try”.
Brian the Brain
Brian the Brain, all’anagrafe Federico Rossi, nasce a Carpi (MO) nel 1991 è un graphic designer e illustratore italiano. Fin da piccolo si ciba di televisione e Gameboy, poi quando scopre i fumetti ne rimane totalmente affascinato. Non è un fumettista (sia chiaro) ma dai fumetti prende molto, anche il nome; adesso fa il freelance (perché fa un sacco figo) e tra una grafica e l’altra cerca nuove ispirazioni oltre al suo Gameboy.