Descrizione
Please call me baby (4′ 26”)
Tom Waits – 1974
Ci sono canzoni che sono pura atmosfera; sin dall’attacco, fino alla fine, lungo tutto lo sviluppo: ti prendono al primo battito, alla prima strofa, e ti trasportano in una dimensione parallela, cullandoti. A volte basta anche non chiudere gli occhi, e la magia si materializza. Non accade così spesso; certamente succede con molte canzoni di Tom Waits, un autentico creatore di atmosfere, e l’effetto è particolarmente efficace in Please Call Me Baby, una canzone del Waits anni Settanta, del Tom di The Heart of Saturday Night, album che Rolling Stone ha inserito tra i migliori Cinquecento di ogni tempo. Tom racconta una storia di un amore che si nutre di contrasti e conflitto; combattiamo come cane e gatto, intona la voce lacerante del cantautore americano, e sì, lo so di non essere né un santo o tantomeno un angelo, ma adesso sei andata via sbattendo la porta, fuori per le strade, nel freddo e sotto la pioggia, e tutto quello che è giusto fare è chiamare: Please, Call Me Baby, torna da me, proprio come rientra a casa un gatto dopo una passeggiata nei dintorni. Prima che il canto di Waits si spezzasse nella tonalità roca, qui dispiega tutto il suo calore, come fosse una coperta, un Riparo dalla tempesta.
Giulia Dall’Ara: Instagram